L’Inter versione trasferta quest’anno è la migliore, d’altro canto, ultimamente lo stadio Tardini, è un fortino quasi inviolabile, che ha visto vittoriose solo Roma e Juventus. In più si aggiunge la difficoltà storica dei nerazzurri a Parma che negli ultimi 22 incontri hanno vinto solo 3 volte, l’ultima nel 2008 con una doppietta di Ibrahimovic che decretò il sedicesimo scudetto.
TOP
Handanovic – ancora una prestazione super per lo sloveno. Neutralizza Cassano dal dischetto parando il secondo rigore consecutivo, ma oltre a questo, sembra aver ritrovato la serenità e la sicurezza del grande portiere, sia tra i pali, che nelle uscite.
Cambiasso – il centrocampo non gira, Hernanes fatica e Kovacic è attentissimo alla fase difensiva ma si abbassa troppo permettendo il pressing del Parma, e allora chi si carica il peso della manovra è il “pensionabile” – così fu definito ad inizio stagione – Cuchu. Attento e solido in fase difensiva si propone spesso in attacco. Gli esperti si interrogano su quale legge della fisica abbia impedito al pallone di entrare dopo aver preso il palo nel primo tempo.
Rolando – l’arrivo in prestito del portoghese fece storcere il naso a molti. Reduce dall’anonima stagione con il Napoli al cospetto di Mazzarri che gli concesse pochissime occasioni, arrivato a Milano è diventato pian piano un leader scavalcando nelle gerarchie anche Campagnaro che era un beniamino del tecnico livornese. Roccioso e sempre ben posizionato in difesa, contiene anche avversari più piccoli e veloci. Cambia l’equilibrio della partita segna il quarto gol stagionale.
FLOP
Samuel – in due minuti interviene due volte su Cassano prendendosi il cartellino giallo che gli farà saltare la sfida contro il Napoli. Ingenuo pesta un piede a Parolo procurando il rigore al Parma e rischiando il secondo giallo.
Hernanes – gioca a nascondino con se stesso. Troppo impreciso nella manovra d’attacco sbaglia spesso gli appoggi ai compagni. Prezioso comunque sui calci piazzati.
Icardi – sembra un po’ spaesato, combatte per creare spazi, ma è poco lucido sprecando qualche buona occasione sotto porta e sciupando un contropiede nel secondo tempo.
L’Inter subisce la pressione del Parma, ed anche in superiorità numerica non riesce a tenere il pallino del gioco. Handanovic per fortuna chiude la porta in faccia a Cassano, e i lampi di Rolando e Guarin sfatano il tabù Parma permettendo all’Inter di allungare sulle concorrenti per il quinto posto.
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