La doppia faccia dell’Inter, ieri, in scena al Meazza. La prima, quella soddisfatta del presidente nerazzurro Erik Thohir che ieri in tribuna ha partecipato alla larga vittoria dei suoi ragazzi contro lo Stjarnan; la seconda, che manca dal 18 maggio, ovvero quella di Massimo Moratti.
Il presidente onorario nerazzurro non ha partecipato all’esordio casalingo dei nerazzurri restando a Forte dei Marmi (dopo aver avvisato Thohir della sua assenza). Nessuna crisi, semplicemente una questione di ruoli, ben definita.
MATEO – la scena però se la prende un ragazzino sfacciato di 19 anni, tanto talento e da ieri sera anche tre gol all’attivo: i primi con la maglia nerazzurra. Kovacic infiamma il Meazza con una zampata di rapina prima, con un delizioso tocco a scavalcare il portiere poi, e – infine – con preciso diagonale da fuori area.
SUL BINARIO – silenzio a fine gara per il patron nerazzurro che domani lascerà Milano. Le sue visite in Italia saranno meno costanti rispetto alla scorsa stagione, la società oramai è sul binario giusto e può tranquillamente andar avanti senza che ci sia il capo sulla piazza.
CILIEGINA – potrebbe arrivare ancora l’ultimo botto di un mercato ampiamente soddisfacente. Thohir infatti non ha escluso un possibile arrivo, magari Lavezzi, finalizzato a puntellare al meglio da rosa da consegnare a Walter Mazzarri.
VIVAIO – occhio al settore giovanile. Il patron nerazzurro ha dimostrato – da sempre – una certa sensibilità rispetto a quella che potrebbe considerarsi la vera risorse del club, il vivaio giovanile. Il patron nerazzurro è rimasto ampiamente colpito dall’Atletico Bilbao, club formato tra le mura amiche. Idea che piace molto al magnate indonesiano che si aspetta tantissimo dai “suoi” ragazzi.
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