Intervistato telefonicamente nel co

Intervistato telefonicamente nel corso della trasmissione “Calcio & Calcio” in onda su
Teleducato , l’avvocato Maurizio Franzone , uno dei rappresentanti della cordata che fa capo a Mike Piazza, ha parlato del vertice che ha avuto luogo ieri sera con i curatori, a cui ha partecipato anche Luca Baraldi, e anche dei progetti per l’immediato futuro e di come è nata l’idea di investire nel Parma.
BARALDI - “L’idea di coinvolgere Luca Baraldi è nata dalla conoscenza con Gilberto Gerali. Sicuramente è una persona che conosce l’ambiente del calcio e quello del Parma in particolare, e c’è stata l’occasione di confrontarci con lui su alcuni punti. Lui si è detto disponibile a dare un aiuto per cercare di risolvere questa situazione e abbiamo approfittato della sua presenza per fargli alcune domande, perché lo reputiamo una persona capace e che ha dimostrato negli anni di conoscere il mondo del calcio. Per quanto riguarda la posizione di Baraldi in un’eventuale assetto futuro del Parma non è ancora stato deciso niente, in questo momento siamo tutti consulenti per Mike Piazza con lo scopo di ottenere un buon risultato, poi il resto si vedrà. Baraldi ha esperienza in situazioni critiche che hanno riguardato società di calcio italiane e quindi pensiamo che possa essere un aiuto importante, perché ha già dimostrato di saper risolvere determinate situazioni. Anche se questa situazione è particolarmente complessa”.
TRATTATIVE - “I tempi sono decisamente stretti, ma non è questo che ci preoccupa. La preoccupazione è riuscire a cristallizzare una volta per tutte il debito e capire cosa si può fare per i contratti futuri, questo è il nostro obiettivo. Per l’iscrizione abbiamo avuto garanzie che i tempi tecnici ci sono, altrimenti non saremmo qui. Dobbiamo solo chiarire quei due punti, perché si parla di molti di soldi”.
PROGETTI - “Il nostro obiettivo principale, nel caso in cui riuscissimo a portare a termine la trattativa e visti gli ultimi anni a Parma, è di dare una stabilità economica alla società. Una volta data la stabilità poi si possono fare buoni programmi sportivi, che altrimenti sarebbe difficile realizzare. Personalmente non mi sono mai preoccupato della qualità della squadra che eventualmente dovremo allestire, perché tra i giocatori già in rosa, quelli in prestito e altre idee che abbiamo, è l’ultimo dei problemi. È chiaro che bisognerebbe lavorare molto, perché la Serie B è un campionato molto difficile, ma la mia preoccupazione non riguarda l’allestimento della squadra. Per quel che riguarda possibili futuri arrivi dagli USA è un discorso prematuro, il Parma prima ha bisogno di stabilizzarsi economicamente e di puntare su giocatori italiani che già conosciamo, che abbiamo già sotto mano, in rosa o dati in prestito, perché ci sono veramente buoni giocatori. A Mike piacerebbe avere un giocatore americano nel Parma ma è un discorso che riguarda solo il futuro. Se abbiamo già un allenatore in mente? Sì”.
MIKE PIAZZA - “Non sono un direttore sportivo ma sto facendo comunque il mio lavoro da quando Mike mi ha chiesto di aiutarlo in questa avventura. La prima volta che ne abbiamo parlato è stato a gennaio, quando il Parma era nella gestione di Taçi e prima di quella di Manenti. A fine marzo, quando c’era già stato il fallimento gli ho consigliato di lasciar perdere, ma poi in quest’ultimo mese mi ha chiesto nuovamente di interessarmi al Parma, perché la situazione era cambiata, sempre critica, ma cambiata. Abbiamo approfondito il discorso, facendo richiesta per entrare in data room, e siamo venuti. Le persone gli chiedono perché vuole prendere il Parma, ma Mike non capisce come una società con 100 anni di storia possa sparire. È stata questa quindi la scintilla. Poi Parma è una città importante, conosciuta nel mondo, e questo l’ha spinto ad andare avanti in questa trattativa. Mike Piazza già da un po’ ha investito nel “soccer” negli Stati Uniti, con eventi tv e partite amichevoli, il calcio gli è sempre piaciuto e gli è sempre piaciuta l’idea di gestire una società di calcio. Nei primi tempi, data la situazione molto critica, il Parma non era tra le prime ipotesi, ma poi abbiamo deciso che valeva la pena approfondire la situazione”.

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Diwawancarai oleh telepon selama "Berita & sepak bola" mengudaraTeleducato, pengacara Maurice Fellows, salah satu wakil-wakil dari konsorsium yang dipimpin oleh Mike Piazza, berbicara tentang KTT yang berlangsung tadi malam dengan kurator, yang juga dihadiri oleh Luca Baraldi, dan bahkan rencana untuk masa depan dan bagaimana ide investasi di Parma.BARALDI-"ide untuk melibatkan Luca Baraldi lahir dari pengetahuan dengan Gilberto Gerali. Pasti itu adalah orang yang tahu lingkungan sepak bola dan Parma khususnya, dan ada itu kesempatan untuk bertukar pandangan dengan dia pada beberapa poin. Dia mengatakan dia bersedia untuk memberikan bantuan untuk mencoba untuk mengatasi situasi ini dan kami mengambil keuntungan dari kehadiran-Nya untuk membuat dia beberapa pertanyaan, karena kami menganggap dia orang yang mampu dan yang telah terbukti selama bertahun-tahun untuk mengetahui dunia sepak bola. Adapun Baa di posisi dalam setiap perencanaan masa depan Parma belum memutuskan apa-apa, sekarang kita semua konsultan untuk Mike Piazza dengan tujuan untuk mendapatkan hasil yang baik, maka sisanya kita akan melihat. BAA memiliki pengalaman dalam situasi kritis yang melibatkan klub sepak bola Italia dan begitu kita berpikir itu bisa menjadi penting, karena bantuan telah terbukti mampu mengatasi situasi tertentu. Meskipun situasi ini sangat kompleks ".TRATTATIVE - “I tempi sono decisamente stretti, ma non è questo che ci preoccupa. La preoccupazione è riuscire a cristallizzare una volta per tutte il debito e capire cosa si può fare per i contratti futuri, questo è il nostro obiettivo. Per l’iscrizione abbiamo avuto garanzie che i tempi tecnici ci sono, altrimenti non saremmo qui. Dobbiamo solo chiarire quei due punti, perché si parla di molti di soldi”.PROGETTI - “Il nostro obiettivo principale, nel caso in cui riuscissimo a portare a termine la trattativa e visti gli ultimi anni a Parma, è di dare una stabilità economica alla società. Una volta data la stabilità poi si possono fare buoni programmi sportivi, che altrimenti sarebbe difficile realizzare. Personalmente non mi sono mai preoccupato della qualità della squadra che eventualmente dovremo allestire, perché tra i giocatori già in rosa, quelli in prestito e altre idee che abbiamo, è l’ultimo dei problemi. È chiaro che bisognerebbe lavorare molto, perché la Serie B è un campionato molto difficile, ma la mia preoccupazione non riguarda l’allestimento della squadra. Per quel che riguarda possibili futuri arrivi dagli USA è un discorso prematuro, il Parma prima ha bisogno di stabilizzarsi economicamente e di puntare su giocatori italiani che già conosciamo, che abbiamo già sotto mano, in rosa o dati in prestito, perché ci sono veramente buoni giocatori. A Mike piacerebbe avere un giocatore americano nel Parma ma è un discorso che riguarda solo il futuro. Se abbiamo già un allenatore in mente? Sì”.MIKE PIAZZA - “Non sono un direttore sportivo ma sto facendo comunque il mio lavoro da quando Mike mi ha chiesto di aiutarlo in questa avventura. La prima volta che ne abbiamo parlato è stato a gennaio, quando il Parma era nella gestione di Taçi e prima di quella di Manenti. A fine marzo, quando c’era già stato il fallimento gli ho consigliato di lasciar perdere, ma poi in quest’ultimo mese mi ha chiesto nuovamente di interessarmi al Parma, perché la situazione era cambiata, sempre critica, ma cambiata. Abbiamo approfondito il discorso, facendo richiesta per entrare in data room, e siamo venuti. Le persone gli chiedono perché vuole prendere il Parma, ma Mike non capisce come una società con 100 anni di storia possa sparire. È stata questa quindi la scintilla. Poi Parma è una città importante, conosciuta nel mondo, e questo l’ha spinto ad andare avanti in questa trattativa. Mike Piazza già da un po’ ha investito nel “soccer” negli Stati Uniti, con eventi tv e partite amichevoli, il calcio gli è sempre piaciuto e gli è sempre piaciuta l’idea di gestire una società di calcio. Nei primi tempi, data la situazione molto critica, il Parma non era tra le prime ipotesi, ma poi abbiamo deciso che valeva la pena approfondire la situazione”.