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commenti Calciopoli in Cassazione, Dattilo e Bertini: chiesta assoluzioneE' iniziata l'udienza della Cassazione per Calciopoli, il Procuratore Generale ha assolto due arbitri e rigettato il ricorso della Procura per Pieri, Dondarini e Rocchi (già assolti in appelo e per i quali l'accusa aveva chiesto la condanna). Moggi prescritto, con Giraudo, dall'accusa di associazione. Ora parola alle difeseFOTO Moggi in aulaIn tre contro la prescrizione© LaPresseROMA - Calciopoli: dalla Cassazione arrivano le prime assoluzioni. Sono per Pieri, Dondarini, Rocchi (già assolti in appello ma per i quali la Procura di Napoli aveva fatto ricorso che il Procuratore Generale nella sua requisitoria ha giudicato inammissibile), mentre sempre da parte del PG Gabriele Mazzotta c'è la richiesta di assoluzione per Bertini e Dattilo (tecnicamente si tratta di "annullamento senza rinvio") perché «il fatto non sussiste». Inizia quindi molto bene per gli imputati l'udienza che dovrebbe arrivare entro questa sera a produrre la sentenza definitiva per quanto riguarda la giustizia ordinaria sulla vicenda di Calciopoli. Il PG ha poi chiesto la prescrizione per Moggi, Giraudo, Pairetto e Mazzini del reato di associazione per delinquere (anche se nella requisitoria dichiara colpevoli gli imputati in quanto «colloquiare attraverso linee telefoniche straniere presuppone un'organizzazione» e parla di associazione per alterare i risultati), e annullamento senza rinvio per avvenuta prescrizione per Moggi relativamente alle frodi sportive.

PAROLA ALLE DIFESE - E' iniziato puntuale, intorno alle 10, l'udienza presso la Cassazione che dovrebbe porre fine all'iter della giustizia ordinaria su Calciopoli. E' un'udienza straordinaria, fissata appositamente per questo processo e, in teoria, dovrebbe esaurirsi in giornata con la pubblicazione del dispositivo di sentenza (per le motivazioni ci sarà da aspettare qualche mese). Adesso toccherà alle difese che punteranno sulle incongruenze del processo.

PERCHE’ PROPRIO A NAPOLI? - E la competenza è il primo punto che i legali di Moggi porranno in Cassazione, dove non si discute del merito (ovvero delle vicende in sé e per sé) ma dell’andamento del processo stesso. Un processo che, secondo Prioreschi (e non solo lui) doveva svolgersi altrove: a Roma, visto che le indagini erano state condotte dai Carabinieri di Roma, o a Torino, visto che i presunti reati originavano da lì. La scelta di Napoli è legata ai pm che hanno portato avanti l’inchiesta (Beatrice e Narducci), ma resta ingiustificata dal punto di vista tecnico. E come le partite di calcio si possono giocare in uno stadio più o meno ostile, anche i Tribunali - si sa - possono presentare sostanziali differenze per l’imputato. E’ ovvio che se venisse accolta la questione della competenza territoriale, la Cassazione annullerebbe la sentenza.

LE ALTRE ANOMALIE - Ci sono poi altri punti che nel corso di questi due mesi potrebbero essere spunto di riflessione per la Cassazione e lo saranno di sicuro il 23 marzo. Per esempio la strana selezione delle intercettazioni che gli inquirenti hanno effettuato, selezionando solo ed esclusivamente quelle che potevano sostenere l’accusa contro Moggi e la sua "cupola", senza tenere assoluto conto di quelle che potevano invece dimostrare un’altra verità. Telefonate emerse durante il dibattimento grazie al faticoso lavoro dello staff di Moggi (Nicola Penta in testa) che ha dovuto, oltretutto, decrittarle. E la strana vicenda del video che doveva dimostrare come la cupola truccava i sorteggi e che invece non dimostrava un bel niente: video sparito dalle prove e sostituito da una serie di fotogrammi contraffatti. E ancora il modo ancora non del tutto chiarito di come gli inquirenti si siano procurati l’elenco delle famigerate schede svizzere di Moggi, andando a recuperare una prova oltre confine senza una regolare rogatoria. E questo è solo un bigino delle stranezze, delle anomalie e delle situazioni poco chiare che hanno reso quanto meno t