In molti si sono chiesti quale posizione e quale atteggiamento potrà r terjemahan - In molti si sono chiesti quale posizione e quale atteggiamento potrà r Bahasa Indonesia Bagaimana mengatakan

In molti si sono chiesti quale posi

In molti si sono chiesti quale posizione e quale atteggiamento potrà riservare domenica laCurva Nord alla sua Inter, in occasione dell’attesissima sfida tra i nerazzurri e il Napoli: le ultime gare così critiche e difficili, nel corso delle quali la curva non ha mai smesso di far sentire il proprio appoggio alla squadra (come testimoniato dagli applausi a lei rivolti daMazzarri, al termine della sfida con il Qarabag), potevano far pensare a qualche contestazione, ma così non sarà.

“A scanso di equivoci di qualsiasi tipo sull’attuale situazione” - scrive la curva sul proprio sito ufficiale - “qui di seguito vi riportiamo l’editoriale della Fanzine che verrà distribuita prima di Inter-napoli”. Ed ecco il messaggio integrale firmato Curva Nord.

“NON SI PUO’ SEMPRE PERDERE..

Punto di assoluta importanza. Che equivale al nostro vincere più grande. Mollare non serve a niente. Non tempra, non aiuta, non fortifica. Molla chi non ci crede. Molla chi tifa Inter solo nella magica notte di Madrid, escono di scena i perdenti, rimangono gli edificatori. Sì perché quando verrà il tempo, e fidatevi che verrà, dove la Luce tornerà a splendere, il sapore del raccolto dei frutti sarà totalmente differente. Molti di voi, per questione anagrafica, si sono affacciati alla Curva magari nel periodo degli scudetti consecutivi, dove magari vincere sembrava scontato, quasi banale. Molti altri invece, i più vecchietti, hanno passato di tutto in passato, hanno sperimentato già sulla loro pelle questi momenti di vuoto. Qua si mettono le fondamenta per il futuro, si semina, in attesa di giorni migliori. Andare allo stadio non per vedere vincere l’Inter come unico obiettivo, ma piuttosto per forgiarsi ed educarsi all’amore incondizionato.

Sosta della nazionale forse inopportuna per rifarsi subito, ma magari salutare per riprendersi e riordinare le idee. Due sconfitte in campionato consecutive, in casa clamorosa, in trasferta pure. A farsi benedire le statistiche della superdifesa e del grande attacco. Tutto a terra, tutto da zero. Nel frattempo, a render meno magro il bottino la vittoria casalinga in Europa League contro gli Azeri. Zuccherino ma comunque tre punti buoni per mettere in saccoccia il percorso qualificazione. La Curva non cede, questo il tema dominante. Lo ha riconosciuto il Mister, ringraziandoci, e ce lo dobbiamo ricordare noi. Il resto della stadio fischia, noi no. No perché al momento non serve. Chiaramente non siamo dei tonti che si fanno andare bene tutto. Ovviamente più a noi che ad altri girano le palle per questa situazione. Ma ci vuole un attimo di lucidità. Non dimentichiamoci poi che tutti sono lì a dire ‘la Curva dovrebbe fare questo, quello e quell’altro’, ma poi, quando noi entriamo in azione, nel mondo grossolano che ci si aspetta da noi, poi eccoli lì, i fomentatori di folle da strapazzo, pronti a darci addosso. Quindi sono proprio discorsi fuori luogo. Se servirà andare in Pinetina a chiarire le idee alla squadra..lo faremo; se serviranno altri mezzi, modi e toni..lo faremo come sempre abbiamo fatto. Ma non corriamo, tempo al tempo. Intanto chiediamo solo una cosa: fuori i coglioni! A chi va in campo, a chi è in Curva.

Poche chiacchiere e molta passione, con tutto quello che poi ne verrà.



Dopo la quiete inizia un periodo nuovamente abbastanza frenetico. Oggi si riparte col Napoli, poi giovedì siamo ancora al Meazza per il St. Etienne, andiamo domenica a Cesena e nuovamente in casa per l’infrasettimanale contro il Doria. Congedato ottobre arriva novembre che si chiuderà con il Derby in ‘trasferta’ e poi ancora fuori contro la Roma. Il 6 andremo a St. Etienne, ricorderemo dopo l’importanza di questa trasferta Europea.

Fatta la panoramica, entriamo nel vivo. Il campionato alza l’asticella, contro la Fiorentina infatti è stata la prima esperienza contro una squadra di un certo spessore. Esiti disastrosi, più nel complesso che per il risultato in sé. Oggettivamente il calendario ci aveva miracolato da big fino alla ultima domenica di campionato. Adesso invece si inizia a fare sul serio. L’Inter ha perso una grande occasione lasciando tantissimi punti per strada in occasione di tante sfide da 3 punti (sulla carta). Occasioni di classifica e soprattutto di morale. Passi falsi ci stanno sempre, il passo da lumaca però no. Quindi bisogna ripartire consci della situazione, ed al tempo stesso, rimarcando sempre il nostro ruolo. Ognuno infatti ha la sua opinione, ci saranno le vedove di Moratti, quelli che vorrebbero Mazzarri a testa in giù, chi non vede di buon occhio un giocatore e chi ne vorrebbe altri..ma la situazione è questa.

Le opinioni sono tutte legittime ed anche condivisibili il più delle volte, ma noi, quando siamo insieme, siamo la Curva, siamo UNO. E nei novanta minuti di Battaglia in campo, la nostra individualità va a farsi benedire e remiamo tutti, all’unisono appunto, nell’unica direzione percorribile per il ruolo che abbiamo, cioè: il Tifo. Tifiamo i colori, la storia della nostra Amata Inter. Nella nostra voce c’è l’Inter di Simoni, quella di Cuper, l’Inter che ha vinto tutto e pure quella di Orrico. C’è l’intrecciarsi di presente e passato che si rinvigorisce ogni volta attraverso la nostra voce. C’è la sofferenza di chi ha patito le figure più umilianti, miscelata con gli inarrivabili momenti eterni che ci hanno portato in cima al Mondo. Ci siamo noi, ma anche chi ha fatto la storia della nostra Curva, e pure chi verrà. C’è uno stile, una tradizione, una Reale differenza tra chi tifa da casa e chi invece la Storia la costruisce giorno dopo giorno, sui seggiolini di un pullman per ore, disperso tra gli aeroporti più assurdi del globo, dormendo per terra, per strada, spendendo la propria gioventù al seguito di qualcosa di più grande che gli altri non possono capire.

Abbiamo i nostri giudizi, ma non andiamo allo stadio per dare giudizi, lo ribadiamo nuovamente; tifare è il nostro compito. Tifare sempre più forte, con la convinzione che una giornata storta possa essere ribaltata dalla nostra passione. Le partite si perdono e si vincono assieme. Così come ci sentiamo noi i vincitori quando alziamo un trofeo, non possiamo esimerci dal fare autocritica quando i risultati non arrivano. A noi fa più incazzare la gente che non va allo stadio perché l’Inter perde 1-4 in casa col Cagliari, ci rode da matti quando vediamo in Curva le belle statuine pronte a sprecar fiato contro un giocatore, piuttosto che dare una mano cantando per la squadra. Noi non siamo né il presidente, nemmeno i giocatori, né tantomeno alcun dirigente. Ma noi siamo l’Inter, non meno degli altri, anzi di più. Noi ci siamo sempre, e sempre ci saremo. Questa è la differenza.

..URLIAMO FORZA INTER!”

CURVA NORD MILANO 1969

Fonte: fcinter1908.it
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Banyak bertanya-tanya apa posisi dan apa sikap dapat memesan tidak Utara ke dalam minggu Inter Milan, pada laga ditunggu Inter dan Napoli: beberapa balapan begitu kritis dan sulit, di mana kurva tidak pernah berhenti untuk merasa dukungan mereka kepada tim (seperti yang dibuktikan oleh tepuk tangan dia berbalik daMazzarripada akhir tantangan dengan Qarabag) bisa menyarankan beberapa sengketa, tapi itu tidak akan."Untuk menghindari keraguan apapun pada situasi saat ini" - menulis kurva di situs resmi mereka-"di bawah ini kami menyajikan editorial Fanzine yang akan didistribusikan sebelum antar napoli". Dan di sini adalah pesan integral menandatangani Curva Nord."ANDA TIDAK DAPAT SELALU MERINDUKAN..Titik mutlak penting. Itu setara dengan menang lebih besar. Menyerah melakukan apa-apa. Pengerasan tidak, itu tidak membantu, hal itu memperkuat. Musim semi yang tidak percaya. Musim semi yang tifa Inter hanya pada malam ajaib Madrid, dari pecundang, bangunan tetap. Ya karena ketika masa datang, dan percaya bahwa akan menjadi, mana cahaya akan bersinar, rasa panen buah akan menjadi sama sekali berbeda. Banyak dari Anda, untuk mengeluarkan pendaftaran, Anda yang menghadap kurva mungkin dalam periode gelar liga berturut-turut, mana mungkin menang tampak kesimpulan, yang hampir dangkal. Banyak orang lain, namun, vaishnav, melewati sekitar di masa lalu, telah mengalami sudah di kulit mereka saat ini kosong. Di sini Anda meletakkan dasar untuk masa depan, Anda menabur, menunggu hari yang lebih baik. Pergi ke Stadion untuk melihat menang Inter sebagai satu-satunya tujuan, tetapi bukan untuk bentuk dan mendidik diri sendiri untuk cinta tanpa syarat. Nasional berhenti mungkin tidak pantas untuk membangun segera, tapi mungkin baik untuk memulihkan dan menata ulang ide-ide. Dua berturut-turut mengalahkan di Liga, di rumah, di gemilang pergi juga. Untuk memberkati superdifesa dan statistik utama serangan. Segala sesuatu di bumi, semuanya dari awal. Sementara itu, untuk membuat kurang menjarah ramping kemenangan kandang di Liga Champions terhadap Azerbaijan. Manis tapi masih tiga poin baik untuk saku jalan kualifikasi. Kurva tidak menghasilkan ini adalah tema dominan. Diakui Mister, berterima kasih kepada kita, dan kita harus ingat kita. Kita tidak peluit, Stadion. Tidak karena saat ini Anda tidak perlu. Jelas kami tidak bodoh Anda cocok untuk semua. Jelas lebih kepada kita bahwa orang lain mengubah bola untuk situasi ini. Tapi dibutuhkan saat kejernihan. Mari kita lupa bahwa semua orang ada di sana untuk mengatakan ' kurva harus melakukan ini, itu dan yang lain, tetapi kemudian, ketika kita masuk ke dalam tindakan, kotor di seluruh dunia bahwa Anda harapkan dari kami, maka disini mereka di sana, para pelaku gila hacks, siap untuk memberinya. Jadi aku hanya berbicara keluar dari tempat. Jika akan pergi di Pinetina untuk menjelaskan ide-ide untuk tim.Kita akan lakukan; Jika Anda membutuhkan sarana lain, cara dan toni.Kami akan melakukan seperti yang kita selalu lakukan. Tapi kami tidak, waktu ke waktu. Sementara itu kami meminta hanya satu hal: keluar bola saya! Yang terjadi di lapangan, yang pada gilirannya.Beberapa rumor dan banyak gairah, dengan semua yang kemudian kita akan. Setelah masa tenang dimulai lagi cukup panik. Hari ini saham dengan Napoli, maka Kamis, kita masih di Meazza Stadium untuk St Etienne, datang hari Minggu di Cesena dan lagi di rumah untuk pertengahan minggu terhadap Doria. Oktober dibuang tiba November yang akan menutup dengan Derby di 'pergi' dan kemudian lagi off melawan Roma. 6 akan pergi ke St Etienne, ingat setelah perjalanan Eropa ini.Ini gambaran, kita hidup. Liga meningkatkan bar, Fiorentina adalah yang pertama melawan tim ketebalan tertentu. Bencana hasil, lebih secara keseluruhan dibandingkan dengan hasil itu sendiri. Objektif kami memiliki kalender keajaiban dari yang besar sampai hari Minggu terakhir di Liga. Sekarang mulai serius. Inter telah kehilangan kesempatan besar meninggalkan banyak poin di jalan banyak tantangan dengan 3 poin (di atas kertas). Klasifikasi peluang dan di atas semua moral. Selalu ada salah langkah, siput, tetapi ada langkah. Jadi kita harus berbagi menyadari situasi, dan pada saat yang sama, selalu mencerminkan peran kami. Setiap orang memiliki pendapat, akan ada janda-janda Shaarawy, mereka yang ingin Mahmood terbalik, yang tidak mengambil ramah ke player dan siapa yang akan mengambil orang lain.Tapi situasi ini.Pendapat semua sah dan juga bersama lebih sering daripada tidak, tapi kita, ketika kita bersama-sama, kami adalah kurva, kami adalah salah satu. Dan dalam sembilan puluh menit pertempuran di lapangan, individualitas kami pergi ke saluran pembuangan dan remiamo, Semua dalam bersama-sama sebagai arah hanya layak untuk peran bahwa kita, yaitu: tipus. Mendukung warna, sejarah dari Inter kami tercinta. Suara kami ada Inter dari Simoni, salah satu Cuper, Inter memenangkan segalanya dan serta the Oberoi. Ada jalin-menjalin dari masa lalu dan sekarang yang menyegarkan setiap kali melalui suara kita. Ada penderitaan orang-orang yang menderita paling memalukan, dicampur dengan saat-saat kekal tak tertandingi yang telah membawa kita ke puncak dunia. Kami ada, tetapi juga yang membuat sejarah kurva kami, dan bahkan orang-orang yang datang. Ada gaya, tradisi, perbedaan yang nyata antara tifa dari rumah dan yang membangun sejarah setiap hari, di kursi pelatih untuk jam, tersebar antara Bandara silliest dunia, tidur di atas tanah, di jalan, menghabiskan masa mudanya dalam bangun dari sesuatu yang lebih besar bahwa orang lain tidak dapat mengerti.Kami memiliki ulasan kami, tapi kami tidak pergi ke Stadion untuk membuat penilaian, aku mengulangi lagi; Kegembiraan adalah tugas kita. Menghibur lebih keras dan lebih keras, dengan keyakinan bahwa suatu hari dapat terbalik dengan cekatan semangat kami. Permainan hilang dan Anda menang bersama. Jadi bagaimana kita merasa kita pemenang ketika kita meningkatkan Piala, kita harus membuat diri kita sendiri ketika hasil tidak datang. Kami melakukan lebih piss off orang-orang yang tidak pergi ke Stadion karena Inter kehilangan 4-1 di rumah untuk Cagliari, kami naik dari gila ketika kita melihat menikung patung indah siap untuk limbah nafas tidak melawan pemain, daripada mengulurkan tangan, bernyanyi untuk tim. Kami atau Presiden, atau pemain, atau Direktur. Tapi kita Inter, tidak kurang dari orang lain, dan banyak lagi. Kami selalu dan akan selalu ada. Ini adalah perbedaan...KAMI BERTERIAK FORZA INTER!"CURVA NORD MILANO 1969Sumber: fcinter1908.it
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In molti si sono chiesti quale posizione e quale atteggiamento potrà riservare domenica laCurva Nord alla sua Inter, in occasione dell’attesissima sfida tra i nerazzurri e il Napoli: le ultime gare così critiche e difficili, nel corso delle quali la curva non ha mai smesso di far sentire il proprio appoggio alla squadra (come testimoniato dagli applausi a lei rivolti daMazzarri, al termine della sfida con il Qarabag), potevano far pensare a qualche contestazione, ma così non sarà.

“A scanso di equivoci di qualsiasi tipo sull’attuale situazione” - scrive la curva sul proprio sito ufficiale - “qui di seguito vi riportiamo l’editoriale della Fanzine che verrà distribuita prima di Inter-napoli”. Ed ecco il messaggio integrale firmato Curva Nord.

“NON SI PUO’ SEMPRE PERDERE..

Punto di assoluta importanza. Che equivale al nostro vincere più grande. Mollare non serve a niente. Non tempra, non aiuta, non fortifica. Molla chi non ci crede. Molla chi tifa Inter solo nella magica notte di Madrid, escono di scena i perdenti, rimangono gli edificatori. Sì perché quando verrà il tempo, e fidatevi che verrà, dove la Luce tornerà a splendere, il sapore del raccolto dei frutti sarà totalmente differente. Molti di voi, per questione anagrafica, si sono affacciati alla Curva magari nel periodo degli scudetti consecutivi, dove magari vincere sembrava scontato, quasi banale. Molti altri invece, i più vecchietti, hanno passato di tutto in passato, hanno sperimentato già sulla loro pelle questi momenti di vuoto. Qua si mettono le fondamenta per il futuro, si semina, in attesa di giorni migliori. Andare allo stadio non per vedere vincere l’Inter come unico obiettivo, ma piuttosto per forgiarsi ed educarsi all’amore incondizionato.

Sosta della nazionale forse inopportuna per rifarsi subito, ma magari salutare per riprendersi e riordinare le idee. Due sconfitte in campionato consecutive, in casa clamorosa, in trasferta pure. A farsi benedire le statistiche della superdifesa e del grande attacco. Tutto a terra, tutto da zero. Nel frattempo, a render meno magro il bottino la vittoria casalinga in Europa League contro gli Azeri. Zuccherino ma comunque tre punti buoni per mettere in saccoccia il percorso qualificazione. La Curva non cede, questo il tema dominante. Lo ha riconosciuto il Mister, ringraziandoci, e ce lo dobbiamo ricordare noi. Il resto della stadio fischia, noi no. No perché al momento non serve. Chiaramente non siamo dei tonti che si fanno andare bene tutto. Ovviamente più a noi che ad altri girano le palle per questa situazione. Ma ci vuole un attimo di lucidità. Non dimentichiamoci poi che tutti sono lì a dire ‘la Curva dovrebbe fare questo, quello e quell’altro’, ma poi, quando noi entriamo in azione, nel mondo grossolano che ci si aspetta da noi, poi eccoli lì, i fomentatori di folle da strapazzo, pronti a darci addosso. Quindi sono proprio discorsi fuori luogo. Se servirà andare in Pinetina a chiarire le idee alla squadra..lo faremo; se serviranno altri mezzi, modi e toni..lo faremo come sempre abbiamo fatto. Ma non corriamo, tempo al tempo. Intanto chiediamo solo una cosa: fuori i coglioni! A chi va in campo, a chi è in Curva.

Poche chiacchiere e molta passione, con tutto quello che poi ne verrà.



Dopo la quiete inizia un periodo nuovamente abbastanza frenetico. Oggi si riparte col Napoli, poi giovedì siamo ancora al Meazza per il St. Etienne, andiamo domenica a Cesena e nuovamente in casa per l’infrasettimanale contro il Doria. Congedato ottobre arriva novembre che si chiuderà con il Derby in ‘trasferta’ e poi ancora fuori contro la Roma. Il 6 andremo a St. Etienne, ricorderemo dopo l’importanza di questa trasferta Europea.

Fatta la panoramica, entriamo nel vivo. Il campionato alza l’asticella, contro la Fiorentina infatti è stata la prima esperienza contro una squadra di un certo spessore. Esiti disastrosi, più nel complesso che per il risultato in sé. Oggettivamente il calendario ci aveva miracolato da big fino alla ultima domenica di campionato. Adesso invece si inizia a fare sul serio. L’Inter ha perso una grande occasione lasciando tantissimi punti per strada in occasione di tante sfide da 3 punti (sulla carta). Occasioni di classifica e soprattutto di morale. Passi falsi ci stanno sempre, il passo da lumaca però no. Quindi bisogna ripartire consci della situazione, ed al tempo stesso, rimarcando sempre il nostro ruolo. Ognuno infatti ha la sua opinione, ci saranno le vedove di Moratti, quelli che vorrebbero Mazzarri a testa in giù, chi non vede di buon occhio un giocatore e chi ne vorrebbe altri..ma la situazione è questa.

Le opinioni sono tutte legittime ed anche condivisibili il più delle volte, ma noi, quando siamo insieme, siamo la Curva, siamo UNO. E nei novanta minuti di Battaglia in campo, la nostra individualità va a farsi benedire e remiamo tutti, all’unisono appunto, nell’unica direzione percorribile per il ruolo che abbiamo, cioè: il Tifo. Tifiamo i colori, la storia della nostra Amata Inter. Nella nostra voce c’è l’Inter di Simoni, quella di Cuper, l’Inter che ha vinto tutto e pure quella di Orrico. C’è l’intrecciarsi di presente e passato che si rinvigorisce ogni volta attraverso la nostra voce. C’è la sofferenza di chi ha patito le figure più umilianti, miscelata con gli inarrivabili momenti eterni che ci hanno portato in cima al Mondo. Ci siamo noi, ma anche chi ha fatto la storia della nostra Curva, e pure chi verrà. C’è uno stile, una tradizione, una Reale differenza tra chi tifa da casa e chi invece la Storia la costruisce giorno dopo giorno, sui seggiolini di un pullman per ore, disperso tra gli aeroporti più assurdi del globo, dormendo per terra, per strada, spendendo la propria gioventù al seguito di qualcosa di più grande che gli altri non possono capire.

Abbiamo i nostri giudizi, ma non andiamo allo stadio per dare giudizi, lo ribadiamo nuovamente; tifare è il nostro compito. Tifare sempre più forte, con la convinzione che una giornata storta possa essere ribaltata dalla nostra passione. Le partite si perdono e si vincono assieme. Così come ci sentiamo noi i vincitori quando alziamo un trofeo, non possiamo esimerci dal fare autocritica quando i risultati non arrivano. A noi fa più incazzare la gente che non va allo stadio perché l’Inter perde 1-4 in casa col Cagliari, ci rode da matti quando vediamo in Curva le belle statuine pronte a sprecar fiato contro un giocatore, piuttosto che dare una mano cantando per la squadra. Noi non siamo né il presidente, nemmeno i giocatori, né tantomeno alcun dirigente. Ma noi siamo l’Inter, non meno degli altri, anzi di più. Noi ci siamo sempre, e sempre ci saremo. Questa è la differenza.

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CURVA NORD MILANO 1969

Fonte: fcinter1908.it
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