- Sei bellissima - mormorò fissandola con il solo chiarore lunare a illuminarla.- Non è vero ma mi emoziona sentirtelo dire… - replicò lei a bassa voce unendo le gambe e piegandole un po’, imbarazzata.Masumi si chinò su di lei mettendo una mano di qua e una di la dalle gambe e iniziò a baciarla partendo proprio dai piedi come se volesse assaggiare ogni parte di lei, dimentico delle proprie esigenze. Le labbra ardenti correvano sui ginocchi, sulle cosce, sulla pancia, su collo e quando raggiunsero l’obiettivo Maya sospirò impaziente e lui sorrise prima di baciarla. Lei gli passò le mani sulla schiena e lui s’inarcò per il piacere passando una delle sue lunghe gambe ancora nei jeans fra le sue.Lasciò la sua bocca e sussurrando il suo nome scese sul collo e infine appoggiò le labbra sul cotone sottile del reggiseno. Lei s’inarcò verso di lui incoraggiandolo con un mugolio e affondando le piccole unghie nella sua schiena. Bagnò il tessuto con la lingua e il capezzolo sotto s’indurì all’istante facendole venire la pelle d’oca dappertutto. Riservò lo stesso trattamento anche all’altro seno finché Maya non protestò con un lamento infelice.Siamo io e lui e ancora non posso crederci… le sue mani… incredibili mani… mi stanno facendo perdere il contatto con ogni cosa… non sono più io, c’è solo lui, la sua bocca, le sue mani, l’odore incredibile della sua pelle che mi manda in estasi...Allora Masumi passò le mani dietro la sua schiena e lo sganciò liberandoli da quella costrizione. Soffiò sulla pelle bagnata dai suoi baci e lei rabbrividì. Fece scivolare la mano lungo il fianco e risalì, lentamente, dandole il tempo di capire cosa avrebbe fatto, perché non poteva più aspettare. Abbracciò il seno con la sua mano e lei s’inarcò di nuovo sibilando. Era perfetto, sembrava l’esatto completamento per la sua mano chiusa a coppa. Catturò il piccolo capezzolo scuro con le labbra e lo succhiò e leccò finché lei non prese a strusciarsi sotto di lui con il respiro accelerato, poi passò all’altro. Sapeva di femminilità e mandorla e quanto gli stava costando fare tutto con calma!Fece scorrere una mano lungo la pancia mentre continuava a succhiare un seno e Maya sembrò non accorgersene nemmeno. Passò le dita sotto il cotone incontrando i riccioli morbidi e quando scivolò nel suo centro bagnato sollevò lo sguardo incontrando i suoi occhi spalancati. Maya chiuse di scatto le gambe in un movimento automatico ma lui le sorrise continuando a strusciare dolcemente. Avvicinò le labbra alle sue ma fu lei a prendere l’iniziativa e ad aggrapparsi alla sua schiena. Sentì la tensione svanire subito e poté dedicarsi completamente al fulcro eccitato. Mai avrebbe immaginato che toccarla in quel modo lo avrebbe così sconvolto. Solo l’esperienza lo stava aiutando, se avesse avuto la sua stessa età...Maya riuscì a rendersi conto per un breve attimo di essere immersa in un mondo caldo e vellutato. I suoi baci la infiammavano e le sue mani sapevano sempre che punti toccare per prolungare quel piacere. Si era così meravigliata all’invasione delle sue dita che aveva reagito serrando le gambe ma ora non voleva altro che lui continuasse, che le desse di più. Rapide fitte all’inguine la spinsero a muovere i fianchi andando incontro alle sue dita gentili ma ferme e quasi protestò a voce alta quando lui smise d’improvviso interrompendo anche il bacio.Passò lungo il collo con le labbra, si soffermò sul seno giusto un momento, scese lungo la pancia, baciò le cosce mentre lei lo osservava affascinata e incuriosita. Si inginocchiò fuori dal letto e posò le labbra sull’interno del ginocchio tirandola lentamente verso di sé. Risalì sulla pelle liscia e calda e quando Maya comprese cosa stava per fare cacciò un sibilo di meraviglia mista a frustrazione.Masumi la ignorò, troppo coinvolto per rallentare più di quanto non stesse già facendo. Raggiunse il cotone completamente bagnato dei suoi umori e ci passò sopra la lingua premendo lievemente. Maya afferrò la coperta stringendola fra i pugni, s’inarcò e soffocò un gridolino. Lui sorrise e lo fece di nuovo, premendo più forte, e ancora e ancora finché lei non sollevò la testa e lo fissò con sguardo infuocato e irritato.- Toglile! - sibilò stringendo la coperta così forte che anche con la poca luce lui vide sbiancare le nocche. Quando si rese conto di come aveva agito si portò una mano alla bocca ma Masumi stava già tirando via le sue mutandine. Strusciò le mani lungo l’esterno delle cosce abbracciandole la vita mentre i suoi baci roventi risalivano lungo l’interno facendola fremere per l’attesa. Solo l’idea di ciò che stava per fare lo portò quasi oltre il limite del controllo che si era imposto: l’unica cosa che desiderava era togliersi quei maledetti jeans ed entrare dentro di lei, sarebbe stato il primo e il solo e non avrebbe permesso mai a nessun altro di toccarla in quel modo.Appoggiò le labbra inspirando il suo odore intenso e fragrante e sentì Maya irrigidirsi. Fece scivolare le mani e con le labbra e la lingua succhiò quel fulcro incandescente godendo di ogni attimo.Morirò lo so… se continua così morirò… non potevo sapere… non lo potevo sapere…Strinse la coperta inarcandosi nell’istante in cui lui iniziò a leccarla lentamente. Ogni passata le provocava scosse che l’attraversavano scuotendola come un terremoto facendole perdere completamente il contatto con la realtà. Era vicina, così vicina… fece scattare le mani avanti e le infilò nei suoi capelli spingendolo verso di sé. Lui dovette intuire il suo stato perché il suo bacio si fece più profondo e rapido e quando Maya sentì il suo dito entrare e strusciare avanti e indietro esigente non poté più fermare quell’ondata devastante che liberò tutta l’eccitazione accumulata facendola tremare di piacere e che esternò in un grido soffocato.Non voleva spaventarla ma aveva troppa voglia di esserle dentro in qualche modo e quando infilò il dito e avvertì la membrana sottile una fitta all’inguine lo fece sussultare e per poco non venne come non gli capitava da quando era un ragazzino…Era talmente tanta la voglia di stare con lei? Non me ne ero reso conto finché non l’ho baciata la prima volta… tutto si è cancellato adesso, niente sembra avere importanza, tranne la sua pelle, il suo odore, la sua felicità...Quando Maya gridò la sentì tremare e un’ondata di calore investì anche lui sapendo ciò che stava provando in quel momento. Lei serrò le cosce intorno alla sua testa e lui rallentò le profonde leccate rendendosi conto che avrebbe potuto continuare a farglielo per sempre e ogni volta che lei avesse voluto. Tolse il dito e risalì sul letto continuando ad accarezzarla con le mani, prolungando quelle scosse di piacere che sapeva le sue dita le avrebbero dato sulla pelle sensibile e ricettiva. La baciò e istintivamente lei fece scorrere le mani lungo le sue braccia e il suo tocco spontaneo gli infiammò ancor più le vene.- Questo è il mio sapore? - gli chiese in un sussurro languido.- Sì - e le passò una mano fra i capelli morbidi.- Perché l’hai fatto? - gli carezzò una guancia passando un dito sulle sue labbra bellissime.- Sapevo che ti sarebbe piaciuto - sorrise in un modo che non gli aveva mai visto, affascinante e impertinente e che era solo per lei.- Ma tu… - si rese conto improvvisamente che si era dedicato completamente a lei e che lei invece…- Non preoccuparti - e la baciò di nuovo per zittirla. Maya gli allacciò le braccia al collo strisciandole sulle scapole ampie e risalì passando le dita fra i capelli e stringendoli nelle piccole mani strette a pugno. Masumi emise un basso gorgoglio, l’abbracciò e la strinse contro di sé. Lasciò scivolare una mano lungo la schiena e sulle natiche perfette, lei fremette e si strusciò contro di lui con un movimento davvero sensuale che però fece del tutto inconsciamente.Averla nuda fra le braccia così arrendevole dopo tutti quegli anni di lotte e repressione lo fece gemere di desiderio. Non poteva assolutamente immaginare il piacere che avrebbe provato sfiorandole la pelle e inspirando il suo odore dolce...Quel solo bacio e quelle carezze l’avevano eccitata di nuovo e questa volta non le sarebbe bastata una carezza fra le gambe. Con mano lievemente tremante prese la sua posata sulla natica e la guidò dove più voleva che fosse.- Maya… - sussurrò il suo nome meravigliato contro le sue labbra umide mentre le sue dita si bagnavano dei suoi umori.- Non sai quanto ringrazi adesso il buio di questa stanza… - mormorò - ma ti prego non lasciarmi così… - lo supplicò.Si dispiacque che lei lo pensasse, non voleva affatto lasciarla così… stava solo cercando di mantenere un po’ di controllo per non farle del male anche se l’ultima cosa che avrebbe voluto era aspettare ancora...- Non ne avevo intenzione Maya… stavo solo… - ma questa volta fu lei a zittirlo con un bacio, spingendo la mano sul suo inguine e strisciandola lungo la sua virilità eccitata.Maya avvertì una scossa al tocco, era duro e rigido sotto e invece che spaventarsi pensò al momento in cui l’avrebbe sentito dentro di sé...Masumi sussultò per il gesto inaspettato e la fermò mettendoci la sua mano sopra.- Ferma - mormorò con voce così bassa che stentò a sentirlo pur avendolo davanti.- Sc-scusa… - balbettò e a lui venne da ridere ma si trattenne.- Non scusarti… in altro momento sarebbe stato perfetto ma… non ora - spiegò lentamente sollevandole la mano.
Sedang diterjemahkan, harap tunggu..
